Stampate tutto o perderete i ricordi

C’è solo un supporto che sarà sempre possibile leggere: la carta stampata.

Lo dice Vinton Cerf, noto per essere uno dei padri di internet ed attualmente vicepresidente di Google.

Tutte le informazioni che stiamo archiviando su supporti diversi dalla stampa corrono il rischio di sprofondare nell’oblio. Un oblio forzato dall’evoluzione tecnologica.

Quelli che hanno vissuto la transizione dalla pellicola di celluloide dei ‘filmini’ amatoriali in video 8, al super 8, alla videocassetta VHS, alla minicassetta, ai floppy disk, ai CD, ai DVD per arrivare agli hard disk sanno cosa significa voler mantenere in vita un vecchio video: ogni cambio di tecnologia significa tempo e denaro per adeguarlo.

Lo stesso vale per documenti, post, tweet, immagini, blog. Per quanto tempo rimarrà valida l’attuale tecnologia? Anche Cerf ha posto la questione durante l’ultimo meeting della American Associationfor the Advancement of Science paventando l’ombra di un nuovo medioevo dovuto all’impossibilità, per le prossime generazioni, di accedere ai documenti digitali della nostra epoca. Se vogliamo che la nostra storia non scompaia dobbiamo assicurarci che gli oggetti digitali che oggi salviamo siano ancora accessibili in futuro.

Anche il filosofo Remo Bodei ammonisce “Il punto importante è la gravità della discontinuità che si sta formando tra il mondo fatto di carta e un mondo in cui tutto è virtuale”

E se è vero che stiamo scomettendo su una realtà virtuale , che non esiste davvero, forse vale la pena salvare i ricordi importanti.  Stampate tutto o perderete i ricordi

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