Romanzo nero

Le cose crollano, Chinua Achebe, La nave di Teseo, 202 pagine, 18 euro

 

È strano leggere un romanzo ambientato in Niger con protagonisti abitanti del posto con i loro vestiti di pelle, le loro capanne, le loro lance, il loro cibo sconosciuto, i loro costumi ancestrali. Sono abituato a protagonisti e ambienti occidentali, anche di epoche passate, e un romanzo, letteratura, così diversa mi colpisce. Certo ammetto l’ignoranza, la consuetudine, la sorpresa. E mi colpisce anche che i recensori di professione e gli intellettuali che hanno letto il libro e ne hanno parlato come un capolavoro non l’abbiano sottolineato. Forse, ma ne dubito, la letteratura africana non “occidentalizzata” è loro consueta. Ma sono contento di aver letto questo libro, ne cercherò degli altri. È un mondo nuovo e a me piacciano le novità. Modi diversi di relazionarsi, costumi e abitudini inusuali, vite totalmente diverse. La scrittura è “occidentale” però. E, se posso permettermi, non è un capolavoro.

 

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