E’ vero: tutti muoiono giovani
Le Rrecensioni di GdA
Il tempo senza età, Marc Augé , Raffello Cortina Editore 104 pagine 11 euro
Lo dico subito: questo libro mi ha deluso. L’ho comprato perché attratto dal sottotitolo che recita: La vecchiaia non esiste. Invece mi sono trovato davanti una serie di capitoli che mi hanno annoiato. Forse non li ho capiti, forse sono troppo elucubrati, forse li ho letti di fretta. O forse hanno deviato dal tema. Fatto sta che non hanno attratto la mia attenzione. Tranne l’ultimo intitolato: Tutti muoiono giovani. Ma anche in questo caso come in quello del sottotitolo, vale più l’affermazione che la spiegazione. E’ sì che cose da dire ce ne sono sul tempo che passa e sull’anzianità e la vecchiaia. Perché, al di là di qualche dispositivo utile a chi ha perso elasticità motoria o visiva o uditiva (pare che molte città si stiano attrezzando), è il concetto, e la considerazione che ne deriva, che si ha dell’età avanzata che va combattuto. Come, peraltro, di tanti luoghi comuni che ci circondano. Perché ogni età ha la sua ricchezza, il suo fascino, le sue caratteristiche. Come anche le sue negatività. Ma è l’approccio dogmatico che contesto. Io penso che tutto (la vita, le cose, i sentimenti) sia inizio e fine nello stesso tempo, tutto è in perenne movimento, tutto è in continuo cambiamento. Etichettare è sbagliato, fissare è sbagliato, dare per scontato è sbagliato. Quello sul quale dobbiamo posare la nostra attenzione sono i rapporti tra le cose. Quindi per quanto riguardo l’età, che sia avanzata o meno, dobbiamo vedere le particolarità di quei momenti senza assolutizzarle. Insomma, io ho 65 anni, percepisco un salario differito (quello che viene comunemente chiamata pensione), faccio cose che non ho mai fatto, conosco gente che non ho mai conosciuto prima, esperienze tutte diverse dal passato. Come dico agli amici, sto vivendo una terza vita (non una terza età) diversa dalle altre due, non meglio o peggio, diversa. Solo in parte determinata dall’età. E solo nel senso che ho accumulato cose ed esperienze che mi fanno fare scelte particolari. Come in altri anni avevo accumulato cose ed esperienze che me ne avevano fatte fare altre. E’ la migliore età che sto vivendo. Come le altre due del resto. Tutto qui. Ma di questo, l’antropologo Augé non ne ha parlato. Peccato.
E’ vero: tutti muoiono giovani