Giallo milanese. Un po’ confuso

Questa non è una canzone d’amore, Alessandro Robecchi, Sellerio 420 pagine 15 euro

 

Di certo è una lettura piacevole. Con battute divertenti. Un accartocciarsi di trame. La scrittura sicuramente c’è. L’autore è un gran battutista, ironico, anche geniale negli accostamenti di frasi, parole, concetti. Molto apprezzabile, sia nel testo serio sia in quello irridente, nei pezzi che scrive su Il fatto quotidiano. Qui si cimenta nel giallo (ed entra nell’ormai lungo elenco dei giallisti milanesi) con protagonisti un po’ bislacchi: un autore televisivo di successo, un’amica efficientissima nel risolvere casi estremi ma malmessa economicamente, due coppie simpatiche di killer (una di sinti, una professionale), assassini assassinati nazifascisti, poliziotti inefficienti e distratti. La trama e lo svolgimento sono un po’ confusi, scorrevole. E si legge in due serate. Nonostante le 420 pagine.

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