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La bellezza della ricerca

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Le recensioni di GdA

Il capolavoro di Einstein, John Gribbin, Bollati Boringhieri 19 euro

Buchi neri, fotoni, quanti, ma anche paradosso EPR, energia oscura, moto browniano. Ma cosa sono? A che servono? Chi li ha inventati? Questo libro ha la pretesa di spiegarlo. E chi, diversamente da me, ci si vuole applicare, legge e rilegge, insomma studia le sue pagine, certo ci può riuscire. Ma lo consiglio anche a chi, come me, non ha basi scientifiche solide ma è curioso di sapere. Perché…….

Un misogino dalla parte delle donne

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Le recensioni di GdA

Con le donne monologo spesso, Karl Kraus, Elliot, pagine 124, 12 euro

I testi contrastano il geniale titolo. Non c’è misoginia nelle parole del misogino Kraus, un geniale boemo fustigatore della morale borghese di inizio ‘900 a Vienna. Le sue considerazioni su verginità, matrimonio, maternità, bordello, aborto, perversione, pornografia sferzano come un gatto a nove code bigotti e moralisti. E qualche donna. E fanno male.

 

Perversioni Femminili

perversioni femminili

Lo scaffale di Nonno Santi

Perversioni femminili – Le tentazioni di Emma Bovary, Louise Janet Kaplan , Raffaello Cortina Editore, 346 pagine 25 euro.

I cacciatori di testi, nello studiare strategie editoriali, hanno notato che oggi c’è grande richiesta di libri di cucina e psicologia. Dev’essere per questo che Cortina ha deciso di ristampare lo studio classico che Louise J. Kaplan (1929-2012) scrisse nel 1991. I cinefili lo apprezzeranno anche perché nel 1996 la regista Susan Streitfeld vi si era ispirata per il suo film Perversioni femminili, con Tilda Swinton. L’assunto della psicoanalista e scrittrice americana, che per le sue riflessioni parte dal romanzo di Gustave Flaubert, è esposto nelle prime righe: “Le immagini femminili e maschili originarie che trovano espressione nelle perversioni sono il riflesso degli ideali di femminilità e virilità che più vediamo esaltati.

Insegniamo ai bambini a fare da soli

bambini soli

Le recensioni di GdA

I bambini devono fare da soli. Senza mai sentirsi soli…” ,Elisabetta Rossini, Elena Urso, EdiCart 16 euro

Il secondo libriccino di Elisabetta Rossini e Elena Urso, se possibile, è ancora più bello del primo. Chiamarlo libriccino è un diminutivo che si riferisce solo al formato, ai bellissimi disegni (sempre di Elisabetta Rossini), alla grafica, ma non ai contenuti.

Tempesta di ghiaccio

tempesta di ghiaccio

La Morandini dei poveri

Un film che trascina lo spettatore in un inenarrabile vortice “tempestoso” sì, ma di noia.

Alcuni scienziati stanno sperimentando la creazione di nuvole attraverso 1999 droni chiamati seraf (non perdete tempo a cercare il vero significato di Seraf…sono angeli…sarà la prima metafora che ci viene illustrata quando un realistico David Craig si ghiaccia per strada come un popopolaretto nelle prime battute del film?). Tali droni dovrebbero provocare nuvole e quindi pioggia per – evidentemente – risolvere il problema della siccità, peccato che come al solito perdano il controllo di tutto e quindi faranno “eh…un bordello”

Collision Course

collision

La Morandini dei poveri

L’hanno definita una action-comedy…sarà…

Eruzione solare dieci volte più di quello che gli umani si aspettavano, black out mondiale e solamente 7.000 aerei in volo che non comunicano più con le torri di controllo.

In particolare siamo in volo verso Long Beach su un Boeing 747: dei due piloti il primo muore fulminato secco mentre il secondo è tramortito, ma forse ancora vivo. E adesso cosa si fa? Sull’aereo – dall’apparenza esterna normale – all’interno ha le luci rosa schoking come il Crazy Horse, lo spettatore crede di aver cambiato canale invece siamo proprio all’interno del mezzo (forse un richiamo alle atmosfere trasgressive di Almodovar?)

Apocalypse Earth

apocalypse earth

La Morandini dei poveri  

“Apocalypse Earth”. Diciamo subito che il film è adatto solo per un pubblico adulto e provato dalle esperienze più tragiche della vita.

La regia e la cura degli effetti speciali sono stati realizzati senza dubbio alcuno a cura dei migliori allievi di Stanley Kubrick e Carlo Rambaldi.

La trama, peraltro complicatissima, inchioda (nel senso più letterale del verbo) lo spettatore alla poltrona poichè gli eventi si susseguono con un ritmo estremamente incalzante e serrato che lo lasciano completamente senza fiato minando il suo equilibrio psichico.

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