La bellezza della ricerca

Le recensioni di GdA

Il capolavoro di Einstein, John Gribbin, Bollati Boringhieri 19 euro

Buchi neri, fotoni, quanti, ma anche paradosso EPR, energia oscura, moto browniano. Ma cosa sono? A che servono? Chi li ha inventati? Questo libro ha la pretesa di spiegarlo. E chi, diversamente da me, ci si vuole applicare, legge e rilegge, insomma studia le sue pagine, certo ci può riuscire. Ma lo consiglio anche a chi, come me, non ha basi scientifiche solide ma è curioso di sapere. Perché descrizioni scientifiche e vita privata si intrecciano e delineano la personalità di questo scienziato che ha fatto la storia della fisica, anzi ne è l’icona. La sua testa leonina, i suoi capelli bianchi, il suo sguardo ironico, sono diventati il prototipo dello scienziato: geniale, strano, disordinato. Teorico, geniale, come tutti i veri geni da ventenne, precorritore di decenni alle dimostrazioni che hanno convalidato le sue tesi, immerso nei suoi studi, Dalla vita ovviamente movimentata: prima disoccupato, insegnante precario, marito e padre distratto poi premio Nobel, collezionista di lauree honoris causa e di cattedre prestigiose, pacifista, grande anche nel rifiutare qualunque trattamento che gli prolungasse la vita considerandolo “di cattivo gusto”. Fedifrago, spiritoso, brillante. Insomma grandissimo. Per Gribbin soprattutto non per la teoria della relatività ristretta (E=MC²) bensì per quella della relatività generale. Il suo capolavoro.

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