Scopri chi è #2: politico e scrittore
Scopri chi ha scritto in un libro il seguente paragrafo:
“C’è una sola cosa che spinge i partiti politici alla creazione di nuovi programmi e al cambiamento di quelli preesistenti: l’esito delle future elezioni. Appena nelle menti di questi politici s’insinua il dubbio che il beneamato popolo possa cambiare opinione e sfuggire al loro partito, non fanno altro che riverniciarlo. Vengono allora chiamati i cosiddetti esperti che, in maggioranza, sono vecchi parlamentari rotti a tutte le esperienze politiche e che, ricordando casi simili, suggeriscono vecchie soluzioni, formano commissioni, tengono d’occhio le reazioni del popolo per sapere cosa voglia o di cosa abbia paura e analizzano minuziosamente tutti i ceti sociali e i raggruppamenti professionali per studiarne anche i desideri più nascosti.
Queste commissioni rivedono i programmi e ne creano di nuovi dove ognuno ha la sua parte. Il contadino si vede offerta la protezione all’agricoltura, l’industriale quella ai propri prodotti, il consumatore la difesa degli acquisti e gli insegnanti aumenti di stipendio. Saranno ribassate le tariffe dei trasporti, favoriti i commerci e le tasse, se non abolite, verranno ridotte. Capita spesso che un ceto sociale venga dimenticato o che non si soddisfi una generica esigenza del popolo e, allora, viene inserito a forza nei programmi tutto quanto possa trovarvi posto nella speranza di soddisfare quell’esercito di piccolo-borghesi e rispettive mogli.
Cosi agguerriti, confidando nel buon Dio e nell’inattaccabile idiozia dell’elettorato, si dà inizio alla lotta per la ‘riforma’ dello Stato.
Finito l’ultimo comizio e passata la tornata elettorale, questi politici passano dall’addormentamento delle masse ai loro più elevati ed allegri compiti. Le commissioni si sciolgono e la battaglia per le nuove condizioni diventa la lotta per la conquista del pane quotidiano che i deputati definiscono ‘indennità parlamentare’.
Tutte le mattine il rappresentante del popolo arriva alla sede del Parlamento, se non entra riesce ad arrivare almeno a firmare la presenza ed è per questa enorme fatica giornaliera che incassa un profumato indennizzo.
Passati quattro anni o avvicinandosi lo scioglimento delle Camere, questi signori vengono sollecitati da un impulso irrefrenabile, al pari della larva destinata a diventare farfalla, e da vermi di parlamento abbandonano il rifugio e volano fuori, dal popolo e ricominciano a parlare agli elettori raccontando quanto abbiano duramente lavorato. Succede spesso che il popolo, questa massa d’ingrati, invece di applausi riservi loro insulti pieni d’odio e quindi si torna a ‘migliorare i programmi’. E’ cosi che le commissioni si rinnovano e risorgono dando vita all’eterno inganno. Conoscendo bene la testarda idiozia dell’umanità intera non dobbiamo stupirci se il gregge del proletariato e della borghesia, pronto a rieleggere chi lo ha ingannato, rientra nella stalla tenuto per mano dal nuovo invitante programma.
Con questo, l’uomo delegato dal popolo a rappresentarlo, si ritrasforma in verme di parlamento e riprende a nutrirsi con le fronde dell’albero statale pronto a ritrasformarsi in farfalla.”
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