Parole si, parole no
Questa settimana sembra che vadano di moda le parole.
Cominciamo con la precisazione dell’Accademia della Crusca che, invitando i giornalisti ad utilizzare il più possibile termini italiani per non perdere le particolarità della nostra lingua, ha confermato che TAGGARE è un termine italiano (con la stessa logica di FILMARE)
Anche tre articoli, alcuni su testate prestigiose altri su siti ‘sfiziosi’, ci indicano le parole che piacciono e quelle da evitare.
Cominciamo con quelle che ‘ci invidiano gli anglofoni’ pubblicata dall’inglese BuzzFeed e ripresa dall’ Huffington Post.
MOZZAFIATO
Incredibile, maestoso. Letteralmente da togliere il fiato
ROCAMBOLESCO
Fantastico, incredibile, angosciante. Qualcosa di spavaldo
STRUGGIMENTO
Una combinazione di tormento e desiderio
MERIGGIARE
Riposare di pomeriggio all’ombra
PANTOFOLAIO
Qualcuno che se ne sta a casa in ciabatte. Un pigrone DIETROLOGIA
La convinzione che dietro la realtà superficiale ci sia qualcosa di nascosto
MENEFREGHISMO
Un’attitudine del tipo “Non me ne potrebbe fregare di meno”
QUALUNQUISMO
L’indifferenza in merito alla politica
MAGARI Un’espressione che non ha un equivalente in inglese. Si può tradurre come “Se solo fosse vero” o “Sì, giusto”
TRASECOLARE
Essere sbalordito, esterrefatto
GATTARA
Una donna che si dedica a prendersi cura di gatti trovati per strada
CULACCINO
La traccia di acqua che lascia un bicchiere umido poggiato sul tavolo
GETTARE LA SPUGNA
Arrendersi
SPUTA IL ROSPO
Dire quello che si pensa davvero
APERICENA
Un cocktail prima di cena con cibo. Letteralmente un incrocio tra un aperitivo e una cena
BASTA!
È abbastanza!
Ma gli stranieri dell’italiano adorano in particolare l’armonia del linguaggio e il sito Curiosone.tv segnala, in ordine crescente, le ’10 parole della lingua italiane dal suono meraviglioso’.
10. STUZZICADENTI
Certo non è possibile definire questa parola poetica o romantica, ma sicuramente è musicale e rende bene l’idea della funzione di tale strumento. Del resto, come altrimenti poteva chiamarsi? Bacchettino per togliere il cibo rimasto incastrato tra un dente e l’altro durante la cena? Stuzzicadenti fa decisamente il suo lavoro, e anche in modo molto soddisfacente.
9. ROMANTICHERIA
A proposito di parole romantiche, eccone una appartenente per eccellenza a questo campo semantico. Non si può negare che la traduzione in inglese di “romantico” sia simile all’italiano (romantic), ma l’unico modo per tradurre romanticheria sarebbe un triste ed insoddisfacente “sentimentality” (secondo il dizionario WordReference) che beh, ovviamente non regge il confronto.
8. SCROSCIARE
Ecco un altro termine musicale e italianissimo. Scrosciare, come la pioggia, come l’acqua che “si riversa con forza ed impetuosamente” (Treccani). Una parola che unisce, come molto spesso accade nella nostra lingua, il significato e il suono in un termine che rende anche con la sua stessa musicalità ciò che vuole esprimere. Come si fa a non amare una lingua così?
7. CHIACCHIERONE
Anche questo termine è indiscutibilmente nostro. In primo luogo perché “è casinaro”, come siamo noi italiani. Avete mai notato gli italiani all’estero? Si riconoscono subito, perché solitamente fanno un gran rumore, parlano a voce alta e tutti contemporaneamente. Ma soprattutto, parlano tanto. Ed ecco il nostro meraviglioso termine.
6. CARDIOPALMA
Questa parola si usa moltissimo per la descrizione di eventi sportivi e partite emozionanti, ed effettivamente, è un altro di quei termini che rendono molto bene l’idea. Anziché utilizzare mille espressioni e giri di parole, se vi sentite pigri e non avete tanta voglia di raccontare tutta la partita a chi non c’era, questa espressione vi salverà la vita.
5. BUONGUSTAIO
Il bel paese: clima buono (a volte), sole bello, bei paesaggi e belle città, buon vino, ma soprattutto, cibo buono. Non essere buongustai in un paese come il nostro dovrebbe essere considerato un crimine. Ecco un’altra parola che sprizza l’essenza italiana da ogni lettera!
4. PRIMADONNA
Tutti conosciamo il significato di “primadonna”, qualcuno che vuole stare al centro dell’attenzione e che desidera esibirsi in modo eclatante. Ma spiegare ad uno straniero che tale tizio è una primadonna è un altro discorso. Sicuramente interessante; tuttavia, nessuna traduzione potrà mai eguagliare il tono ironico e il ghigno che comparirà sulle labbra di un italiano quando descriverà qualcuno come una primadonna.
3. BELVEDERE
Come buongustaio, anche belvedere è un termine intrinsecamente legato alla nostra cultura e al nostro stile di vita. Indubbiamente nel mondo ci sarà sicuramente, da qualche parte, un panorama molto più mozzafiato di quello del paesino dove siamo nati noi. Ma è innegabile che la nostra bella Italia ci regala molto spesso delle viste che sciolgono i nostri sensi. Perché a volte il miglior belvedere non è necessariamente quello che puoi trovare sul Gran Canyon, ma anche quello che puoi vedere nei colli Toscani, o nei Colli Berici. Grazie natura italiana.
2. TARANTELLA
L’unica parola che potrebbe fare concorrenza a “Tarantella” per italianità potrebbe essere “ciociara”. Tarantella è un altro di quei termini, indiscutibilmente intraducibili, che incarnano l’essenza dell’Italia, delle tradizioni del nostro stivale e del meridione. 100 % italiana.
1. STRUGGIMENTO
Passiamo ora in un ambito più serio, che non appartiene alle allegre tradizioni delle danze folkloristiche meridionali, bensì al campo semantico dei sentimenti. E allora, quale parola può essere migliore di “struggimento”, per esprimere il dramma interiore, la pena, e l’essere consumati interiormente (Treccani)? Semplicemente, nessuna.
E, per finire in allegria, vediamo sul sito Ilmilaneseimbruttito.com le ‘Le 10 parole che il M.I. non vuole più dire in Italiano!’
TUTORIAL
E certo, non si possono più dare istruzioni o fare lezioni! Si danno e si fanno Tutorial! Poi con ‘sta mania dei Video ovunque, non fai in tempo a connetterti a Facebook che ti si piazzano in bacheca una cosa come mille Tutoria How To… E allora, aMilano, ci chiediamo “How to be a perfect Hairdressed?” Aspettiamo i Tutorial, OVVIO.
TIPS
Il M.I. non dà consigli su cosa fare aMIlano… fornisce dei Tips! “Dammi dei Tips su cosa fare ‘sta sera và; che non vado a Santa perché c’è il Concerto di Tiziano Ferro a San Siro e quini niente mare” oppure “cerchamo un Tutorial con i 5 Tips per essere un perfetto Milanese hairdressed”.
POLITE
Affermazione: “Non è molto polite da parte tua” oppure “Avrei preferito un atteggiamento un po’ più polite..” Al limite tra un termine intraducibile e un “must use” meneghino polite ha praticamente sostituito il banalissimo “Educato”
LAST BUT NOT LEAST
Non puoi concludere una mail se non ci piazzi lì un bel : Last but not least. E questo per ben più di un motivo: il M.I. è molto precise e quindi infarcisce di punti le e-mail; dando vita a comunicazioni molto precise e ben strutturate. Nel milione di robe da fare che ti propone nella suddetta mail, però, si dimentica sempre una cosa… che guarda a caso può anche essere MOLTO importante. Ecco, allora, il classicone last but not least!
UPDATE
Sia mai che un amico non ti dia un “up date” su quel che farà in serata (che poi sarebbe forse più corretto up to date ???); che il capo non ti richieda un up date settimanale; che il tu iPhone non abbia bisogno di un up date. Insomma… una parola da sfoggiare in ogni occasione; un po’ il corrispettivo del bianco e del nero nel fashion: sempre glam e adatto non ti farà mai sfigurare.
DEFAULT
E qui tocchiamo un tasto molto dolente e di super-attualità! La Grecia che non fallirà, capiamoci bene, ma andrà in default. Eh sì… peccato che il significato sia lo stesso. Ma non andiamo oltre perché il tema può avere realmente epiloghi molto spiacevoli e su certe cose non è bello scherzare (siamo seri in ciò). Il default, aMilano ha un utilizzo ben preciso: “Appena arrivo in ufficio di default faccio un check sulle duemila e-mail arrivate; rispondo a quelle urgenti e poi cafferino…” “DiDefault, appena sveglio controllo mail e Facebook”
MOOD
Il M.I. non ha stati d’animo; vanta dei mood. Esempio: “No guarda, lascia perdere, non sono del – o nel – mood adatto.” E poi: il mood del lunedì è sempre del tipo : vorrei scappare al mare; il mood del giovedì è quello “valigia da Santa”; il mood della domenica è “che palle sta coda per tornare aMilano da Santa”;
FLYER
Non stai realizzando un catalogo per un cliente, stai realizzando un flyer per il cliente! “Un fly che???? Una specie di mosca ma più grande????”(da fly mosca a cui aggiungi il suffisso comparativo –er) . “Mamma mia se è brutta l’ignoranza” pensa il M.I. che non ti degna neanche di uno sguardo (schifato). Frase tra colleghi: “Bello hairdressed questo flyer eh raga…”
EPIC FAIL
di Epic Fail ne abbiamo viste tante aMilano… soprattutto grazie ad Expo2015! “BUT your Ticket” è stata forse la più epica… ed infatti TAC! Epic (epico) Fail (fallimento, delusione etc) del Secolo! E poi anche la notte delle Lanterne sulla Darsena e via dicendo. Insomma, detto in altri termini “Una gran Figura di M…” – da cui la decisione di considerare femminile la epic fail che, evidentemente, non è abbinabile all’hairdressed.