Gli Eredi di Atlantide è un romanzo di avventura, di ambientazione mitologico-storica, scritto da Lorenzo Camerini e Andrea Gualchierotti.

L’opera è ambientata in un passato molto remoto, prima dell’inizio della storiografia canonica, al tempo dell’Impero di Atlantide.

Protagonista è Adhon Ossyrian, giovane Capitano delle Guardie di Palazzo nella mitica città di Atlantide, padrona del mondo conosciuto, ma già da tempo scivolata sulla via della corruzione e della decadenza.

La storia inizia con una terribile rivelazione dell’anziano Sacerdote del Tempio della Madre Primigenia, dinanzi al Re di Atlantide ed al Concilio: l’isola è destinata ad esser distrutta, a causa di un corpo celeste che ne causerà l’inabissamento nell’oceano.

Schernito da tutti, Alkmeones, questo il nome del sacerdote, decide con Adhon di approntare un disperato piano di fuga: una nave, con un equipaggio di uomini fidati, lascerà l’isola giorni prima del Cataclisma incombente.

I fuggiaschi non porteranno con sè solo le loro vite, ma anche l’antica sapienza di Atlantide e la speranza di un nuovo futuro per i superstiti.

Il sacerdote infatti affida ad Adhon una misteriosa reliquia, in grado di gettare le basi per lo sviluppo di una nuova, grande civiltà.

Comincia allora un lungo peregrinare verso Oriente.

Nel lungo viaggio accompagnano Adhon Isis, sua dolce compagna, Tih-ger, guerriero di ferro e vecchio commilitone, ed il cugino Sybillion, all’apparenza frivolo e scanzonato, ma in realtà dotato di mente lucida e intelligenza acuta.

I nostri eroiignorano però di essere seguiti da un uomo, vera nemesi di Adhon, anch’egli sfuggito al cataclisma.

Costui, di nome Sethlans, era stato l’allievo prediletto del Grande Sacerdote,cacciato dal tempio per le sue empie ricerche di conoscenza proibita.Dotato di talento e carisma ineguagliati,era inoltre invaghito di Isis, ma di una passione violenta e brutale. Ora egli desidera una duplice vendetta,volendo sottrarre ad Adhon l’amata e il misterioso artefatto.

Maestro nel tessere trappole ed inganni è il vero antagonista del romanzo, e assieme al suo servo e spia Basaron, autore delle molte traversie che i protagonisti affronteranno.

Nel viaggio incontreranno isole misteriose, popoli a volte avversi a volte amici, fino all’arrivo in una terra misteriosa attraversata da un grande fiume, conosciuta nei secoli seguenti con il nome di Egitto.

Qui, dopo l’incontro con le popolazioni locali, la sconvolgente rivelazione: la stirpe di Atlantide è nata proprio in quelle terre, centinaia di anni prima, e quegli uomini sono quindi loro consanguinei.

Da secoli attendevano il ritorno dei loro fratelli d’oltremare, vaticinato da un’antica profezia.

Finalmente raggiunta la terra promessa, Adhon riesce a liberare il potere dell’Occhio della Madre Primigenia, e a ridare le fertilità a quelle terre inaridite. Il prezzo però sarà terribile: nell’ultimo duello contro Sethlans viene ferito a morte, e soccombesubito dopo aver portato a compimento la sua impresa. Ma la speranza non muore con lui: una nuova vita sta crescendo dentro Isis, il futuro erede di Atlantide.

 

Gli autori hanno voluto creare un’opera di intrattenimento, che strizza l’occhio sia alla narrativa storica, che alla cosiddetta “archeologia misteriosa”.Da quest’ultima è stata sviluppata l’idea dell’origine “egiziana” degli Atlantidei, e dalla mitologia di questa cultura ci si è ispirati per creare l’intreccio tra Adhon, Isis e Sethlans. Secondo il mito infatti il dio Seth, per gelosia uccide il fratello Osiride, marito di Iside. Quest’ultima riuscirà a riportare in vita il marito, e a concepire un figlio, Horo, che vendicherà il padre. Nel libro, la leggenda nascerà proprio dagli eventi da noi narrati.

L’ispirazione nobile dell’opera è invece Platone, in particolare il dialogo Crizia, che descrive con grande ricchezza Atlantide. Citazioni dell’opera vengono infatti riportate nel testo. Ulteriore fonte di ispirazione è stato il viaggio nell’epos antica, dall’Odissea all’Eneide fino ad opere più recenti.