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Come cambia lo sguardo

Come cambia lo sguardo copertina

Gli elementi autobiografici già presenti nella precedente produzione letteraria di Susanna Trippa diventano preponderanti nel suo ultimo libro Come cambia lo sguardo (Corbo Editore, 2013).
Si tratta infatti di un’autobiografia che va dai primi anni Cinquanta, in una Bologna che ha visto l’autrice nascere, fino alla fine degli anni ’70, con il suo trasferimento a Bergamo e l’inizio di un nuovo “capitolo” della sua esistenza.

Le cose che non dici

le cose che non dici

Reika King vive a Tokyo, ma di giapponese non ha nulla se non il nome proprio.

La sua esistenza è un insieme di cose non dette e paure con cui si scontra quotidianamente nella sua stessa casa. Gli unici amori della sua vita sono la musica e Hiroshi, l’amico di infanzia che non la lascia sola un attimo. Solo con lui Reika è davvero se stessa riuscendo a superare le difficoltà quotidiane a cominciare da un aspetto fisico tutt’altro che giapponese che la fa sentire……

Scopri chi è #2: politico e scrittore

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Scopri chi ha scritto in un libro il seguente paragrafo:

“C’è una sola cosa che spinge i partiti politici alla creazione di nuovi programmi e al cambiamento di quelli preesistenti: l’esito delle future elezioni. Appena nelle menti di questi politici s’insinua il dubbio che il beneamato popolo possa cambiare opinione e sfuggire al loro partito, non fanno altro che riverniciarlo. Vengono allora chiamati i cosiddetti esperti che, in maggioranza, sono vecchi parlamentari rotti a tutte le esperienze politiche e che, ricordando casi simili, suggeriscono vecchie soluzioni, formano commissioni, tengono d’occhio le …….. leggi tutto

…………………………….il primo che indovina vince un libro

Dante Alighieri

Dante_Alighieri_1

La data di nascita di Durante de Alagheriis , noto come Dante, non è certa ma sappiamo che è dei Gemelli (21 maggio e il 21 giugno) e che è stato battezzato nel 1266. Viene quindi solitamente indicata nel 1265.
La famiglia degli Alighieri è di secondaria importanza all’interno dell’élite sociale fiorentina. Il padre, Alighiero di Bellincione, svolge la non gloriosa ma redditizia professione di compsor (cambiavalute). E’ guelfo ma senza ambizioni politiche. La madre, Bella degli Abati, appartenente a un’importante famiglia ghibellina locale, muore quando Dante ha cinque anni, e Alighiero

CasaLuet

CasaLuet copertina

I racconti di CasaLuet sono stati scritti in una casetta deliziosa, con il tetto che pare fatto da due carte che si baciano alle estremità. Formano un angolo aguzzo, che sembra piovuto dal cielo.

Scrive proprio così Susanna Trippa, la scrittrice bergamasca che con questa raccolta di racconti, nel 2008 appare per la prima volta in libreria. Edito da Lampi di Stampa, il libro ci svela il percorso che la scrittrice ha deciso di tracciare, rispetto alle motivazioni che l’hanno portata a svelarci il suo mondo.

scopri chi è: scrittore#1

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Si sposa giovanissimo con la figlia di un ricco esponente politico punto di riferimento dello schieramento di governo e ha tre figli.
Poco dopo il matrimonio, comincia a partecipare ad alcune campagne militari e a 25 anni comincia l’attività politica viene eletto nel Consiglio del Popolo e diventa ambasciatore.
Una gravissima frattura all’interno del partito di governo, tra il gruppo capeggiato dai fautori di una politica conservatrice e quello invece fautore di una politica moderatamente popolare, porta alla scissione del partito e vede il nostro schierato con i secondi che sono in minoranza.

……………………………….il primo che indovina vince un libro

Il viaggio di una stella

copertina IL VIAGGIO DI UNA STELLA

“Ero ancora io, a New York? Americana di mezz’età, antropologa, archeoastronoma, strana scienziata un poco pazza con venature di misticismo, il pomeriggio di Natale, seduta nel seggiolino avvolgente del mio amato planetario come nella placenta della mia vita? O la giovane ch’ero stata, mentre arrivava oltre il novantanovesimo gradino di Machu Picchu? O la terra stessa nel suo vorticare? O un Inca del passato? O ancora, molto prima, uno sciamano forse… un paqo, dinanzi a quello che voleva dire per lui la precessione? Lasciai che accadesse!”

Insegniamo ai bambini a fare da soli

bambini soli

Il secondo libriccino di Elisabetta Rossini e Elena Urso, se possibile, è ancora più bello del primo. Chiamarlo libriccino è un diminutivo che si riferisce solo al formato, ai bellissimi disegni (sempre di Elisabetta Rossini), alla grafica, ma non ai contenuti.

Di una profondità, di una densità davvero grandi. Il linguaggio è semplice, ma il contenuto è ricco, prezioso. Buon senso a 140 caratteri, dicono le autrici, ma è molto di più. Intanto il buon senso è un modo di essere, di sentire, di esprimersi, di agire purtroppo

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