Se anche il Corriere della Sera non rispetta il diritto d’autore……

 

Tutte le matite del mondo

L’ interessante analisi applicata del diritto d’autore fatta da Raffaella Pellegrino su Artribune (http://www.artribune.com/2015/01/tutte-le-matite-del-mondo-il-diritto-dautore-secondo-il-corriere-della-sera/) merita di essere analizzata.

 

L’analisi parte dal libro Matite in difesa della libertà di stampa edito dal Corriere della Sera e i cui ricavi sono stati destinati a Charlie Hebdo.

Il fatto: prima della pubblicazione non sono state richieste le necessarie autorizzazioni a tutti i soggetti interessati e – fatta salva la creatività giuridica – la riproduzione a mezzo stampa e la pubblicazione in raccolta di opere senza l’autorizzazione degli autori costituiscono violazione della legge sul diritto d’autore.

La legge: la legge sul diritto d’autore (legge 22-4-1941, n. 633) riconosce agli autori di opere dell’ingegno di carattere creativo il diritto morale e patrimoniale d’autore, che sorge per il fatto stesso della creazione dell’opera. Ogni forma di utilizzazione delle opere deve essere autorizzata dall’autore o dai soggetti ai quali l’autore abbia trasferito i propri diritti. In applicazione del principio di libera trasferibilità dei diritti, l’autore può liberamente decidere di donare la propria opera oppure può chiedere il pagamento di un compenso. Dall’altra parte, chi voglia utilizzare un’opera altrui deve preventivamente chiedere l’autorizzazione, sia se viene perseguito un fine commerciale o di lucro, sia se l’utilizzazione viene effettuata a titolo gratuito (l’utilizzatore non percepisce un compenso dai fruitori dell’opera) o per fini di beneficenza (l’utilizzatore percepisce un compenso che viene destinato a fini sociali ecc.). Si consideri, per esempio, che per le opere orfane – recentemente disciplinate anche in Italia in attuazione di una direttiva comunitaria – viene imposta una ricerca diligente per individuare i titolari dei diritti, da effettuare prima dell’utilizzo dell’opera, consultando fonti di informazione appropriate.

La giustificazione: la fase preliminare della negoziazione dei diritti d’autore non è stata adeguatamente gestita perchè a fine di beneficenza e per i tempi redazionali molto ristretti. Per ovviare ai tempi stretti è stata inserita una dicitura secondo cui “l’editore dichiara la propria disponibilità verso gli aventi diritto che non fosse riuscito a reperire”.
Le conseguenze: Tra gli strumenti civilistici che la legge mette a disposizione dell’autore i cui diritti siano stati violati ci sono l’inibitoria alla prosecuzione della violazione e il risarcimento del danno.

Per quanto riguarda il risarcimento del danno, la legge sul diritto d’autore stabilisce che il danno può essere liquidato in via forfettaria sulla base del “prezzo del consenso”, cioè “sulla base quanto meno dell’importo dei diritti che avrebbero dovuto essere riconosciuti, qualora l’autore della violazione avesse chiesto al titolare l’autorizzazione per l’utilizzazione del diritto” (art. 158 legge n. 633/1941) e, secondo un orientamento giurisprudenziale, la liquidazione forfettaria del danno può essere maggiorata affinché il risarcimento non risulti economicamente premiante per l’autore della contraffazione.

 

Siamo curiosi di vedere come andrà a finire……………………

 

 

 

Se anche il Corriere della Sera non rispetta il diritto d’autore……

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