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Mercenarie

mercenarie

“Mercenarie”, decisamente un manifesto sul femminismo e sulla forza delle donne. Quattro carcerate condannate per diversi delitti all’ergastolo o quasi, vengono prescelte per andare a salvare la figlia tailandese del Presidente degli Stati Uniti rapita da una “uoma” impersonata da una Brigitte Nielsen riesumata dal sarcofago e con tendenze sessuali dubbie.Le quattro donne sono di una simpatia che al confronto 4 naziste incazzate sono delle mammolette.

Wiplash

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“Wiplash” un remake di “Flashdance” al maschile dove al posto degli scaldamuscoli una batteria, l’allievo e il professore cattivo e intransigente che fa il verso al Sergente Hartmanche di “Full Metal Jacket” più un classico suicidio come ne “L’attimo Fuggente” e “Ufficiale Gentiluomo”.

Unica nota positiva pezzi a tutto volume e incomparabili di Buddy Rich, Hank Levy e Juan Tizol al posto di una nauseante “Maniac” di Giorgio Moroder che ci ha sfrantecato i marroni per mesi negli anni ’80.
Altro che 5 nomination: da stroncare!

Zombie Night

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“Zombie Night” NON è il titolo di una festa a tema in discoteca, come molti potrebbero ERRONEAMENTE pensare, bensì un film che merita un vero encomio nei confronti del regista per l’estrema originalità del soggetto: un’invasione di zombie. Di questi ultimi non sapremo mai dove e soprattutto perchè invadono una tranquilla cittadina della provincia americana. Diversi sono i personaggi e le figure allegoriche che si presenteranno nello scorrere della pellicola, ma le principali che vengono fatte emergere sono in sostanza due famigliole americane…………………….

Terremoto 10.0

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“Terremoto 10.0″, ovvero 10 come voto al regista e 0 le sinapsi rimaste intatte dello spettatore a fine visione. Non soffermiamoci troppo sulla trama ma meglio sui personaggi: siamo a Los Angeles e incombe un terribile terremoto che si scatenerà come conseguenza dell’elevato accumulo di energia nella Faglia di Sant’Andrea e che passa vicino a molte città, tra cui appunto Los Angeles. I personaggi sono un marito (prima pettinato come Silvan più avanti prenderà le sembianze di un Dustin Hoffman esaltato che nella vastissima L.A. passa inspiegabilmente da una location all’altra come fosse FlashGordon) e una moglie niente male pronti al div………………

Il falso è vero

fra arte e rivoluzione

Lo scaffale di Nonno Santi

Fra arte e rivoluzione, Letizia Argenteri e Tina Modotti, editore Franco Angeli, Milano 2005, 320 pagine, 40 fotografie, 31,50 euro

 

Studio ponderoso, fittissimo di note, con bibliografia sterminata e curatissimo indice analitico, la ricerca della professoressa Argenteri affida la sua originalità al tentativo di “separare il mito dalla realtà” a proposito della leggendaria figura di Assunta Adelaide Luigia “Tina” Modotti (1896-1942). Informatissimo e accademico, soavemente noioso. L’ho ripreso dallo scaffale, spinto, per così dire, da una catena di libere associazioni. Ho subito pensato a Tina, leggendo

E’ vero: tutti muoiono giovani

il tempo senza eta

Le Rrecensioni di GdA

Il tempo senza età, Marc Augé ,  Raffello Cortina Editore 104 pagine 11 euro

Lo dico subito: questo libro mi ha deluso. L’ho comprato perché attratto dal sottotitolo che recita: La vecchiaia non esiste. Invece mi sono trovato davanti una serie di capitoli che mi hanno annoiato. Forse non li ho capiti, forse sono troppo elucubrati, forse li ho letti di fretta. O forse……….

Hai letto un libro interessante? Mandaci una tua recensione

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Hai letto un libro interessante e pensi di poterlo suggerire ai lettori di Io Editore? Mandaci una tua recensione e saremo lieti di pubblicarla (puoi inserirla come commento a questo articolo o inviarla a info@ioeditore.it) Possiamo pubblicarla a tuo nome o potrai usare uno pseudonimo. Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. Se pensi di mandarci periodicamente delle recensioni siamo disponibili ad aprire un blog dedicato a te. Guarda i blog di GdA e Nonno Santi  

La diseguaglianza vincente

la lotta di classe

Le recensioni di GdA La lotta di classe esiste e l’hanno vinta i ricchi” Verò!, Marco Revelli, Laterza 96 pagine , 9.00 euro.   I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri. Una realtà ormai acclarata. Nessuno la nasconde o la confuta. Anzi la sbandiera con arroganza. E Marco Revelli, professore di Scienza della politica all’Università del Piemonte, lo dimostra con tanti dati e tabelle. Una montagna. Da mille fonti diverse, tutte qualificate. E conferma le

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