Jack Kerouac

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Pensi alla Beat Generation e la mente corre allo stile di vita della gioventù degli anni sessanta, agli hippy, ai movimenti pacifisti, all’antimilitarismo contro la guerra del Vietnam, al maggio 1968 ma, soprattutto, ai viaggi liberatori sulle strade d’America descritti da Jean Louis Kerouac più noto come Jack.

Quarantasette anni vissuti ‘sulla strada’. Tre mogli non amate, tante donne da una notte, una figlia (Michelle) mai conosciuta, tanti bar e tante risse al Greenwich Village, tanta droga e tanto alcool, tanti lavori saltuari, tanti amici che lo ospitano e con i quali litiga spesso, tanti tentativi di imbarcarsi come mozzo e tanti viaggi inseguendo amici e alla ricerca di un luogo che gli desse stabilità interiore e riempisse la deprimente sensazione di vuoto che lo attanagliava. Il successo, arrivato a 34 anni con ‘On the road’, non lo distoglie dalle sue rischiose abitudini e nell’ottobre 69 muore di cirrosi epatica che gli spappola il fegato.

Figlio di immigrati franco-canadesi del Quebec , nasce il 12 marzo del 22 a Lowell, piccola cittadina industriale sul fiume Merrimack in Massachusetts. Dimostra subito grande memoria e la sua abilità come un running back lo porta prima alla Horace Mann Preparatory School di New York, e poi alla Columbia University grazie a borse di studio per meriti atletici

Scoppia la guerra e si arruola in marina ma dopo soli 10 giorni marca visita per una cefalea, lamentandosi di non riuscire a seguire la disciplina militare. Dopo quattro mesi l’Ospedale navale militare di Newport, Rhode Island diagnostica uno stato psicopatico costituzionale e personalità schizoide, ma non psicotica e viene riformato per inadeguatezza al servizio militare.

Kerouac esaltò i benefici dell’amore ma aveva uno strano rapporto con le donne e non aveva nessun interesse per la vita matrimoniale. A 22 anni, per uscire di prigione, accetta di sposare Edie come contropartita al pagamento della cauzione da parte del padre di lei. Il matrimonio dura due mesi. A New York conobbe Joan Haverty che sposò a metà novembre del 1950 ma lasciò nel 51. Nel 57 si risposo solo perché, tornato a Lowell, Stella Sampas si prendeva cura di lui. Nel 52, ospite di Neil Cassidy, scriveva : «Pioveva ogni giorno e io avevo il vino, la marijuana e di tanto in tanto la moglie di Neal veniva a trovarmi. »

Nel 1944 incontra Lucien Carr, che gli fece conoscere William S. Burroughs e Allen Ginsberg, con i quali diede vita al nucleo originario della Beat Generation.
Fu Kerouac a coniare il termine beat, con intento religioso e non politico-contestatario. Beat per lo scrittore era l’equivalente di “beato”

« Fu da cattolico [...] che un pomeriggio andai nella chiesa della mia infanzia (una delle tante), Santa Giovanna d’Arco a Lowell, Mass., e a un tratto, con le lacrime agli occhi, quando udii il sacro silenzio della chiesa (ero solo lì dentro, erano le cinque del pomeriggio; fuori i cani abbaiavano, i bambini strillavano, cadevano le foglie, le candele brillavano debolmente solo per me), ebbi la visione di che cosa avevo voluto dire veramente con la parola “Beat”, la visione che la parola Beat significava beato. »

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