Ezra Pound
‘I politicanti sono i camerieri dei banchieri’ non lo dice Grillo nel 2015 ma Ezra Weston Loomis Pound nel 1925.
Pound nasce il 30 ottobre 1885 a Hailey, nell’Idaho e sin da adolescente vuole essere poeta. Studia all’Università di Pennsylvania, a Filadelfia.
A 23 anni lascia gli Stati Uniti per l’Europa. Vive 12 anni a Londra dove incontra Dorothy Shakespear, artista inglese che sposa nel 1914 e che nel 1926 gli dà il figlio Omar Shakespear Pound.
La guerra distrugge la fiducia di Pound nella moderna civiltà occidentale e nel 1920 abbandona la conservatrice Londra per la Parigi delle avanguardie culturali.
A quarant’anni si trasferisce a Rapallo, dove scrive, compone musica, gioca a tennis e, soprattutto, inizia a maturare teorie anticapitaliste e antimarxiste che lo porteranno alla pubblicazione de l’ ABC dell’economia dove esplicita le sue accuse al mondo delle banche usuraie.
. Ci rimane fino al 1945 abitando la mansarda di un palazzo affacciato sul lungomare. Qui crea un circolo di amici artisti e progetta le stagioni di concerti degli “Amici del Tigullio che vedono spesso impegnata Olga Rudge, violinista americana, che nel 1925 gli dà una figlia, Mary de Rachewiltz.
E’ a Rapallo che “Rinnovare” (“Make it new”), motto confuciano, diventa la sua insegna e comincia ad avvicinarsi al fascismo. Del regime apprezzò i provvedimenti sociali in favore dei lavoratori, le opere pubbliche e una politica economica di ricerca della «Terza Via» tra liberismo e collettivismo. Quando nel 1933 riesce a incontrare Mussolini gli illustra alcune proposte in materia economica pronunciando una delle sue più famose frasi: ” Duce, ho la possibilità di non far pagare le tasse ai cittadini”
Ammira Mussolini, considera Hitler un «imitatore isterico» di Mussolini e accusa Churchill, che ha fatto bombardare obiettivi non militari, di portare avanti una politica estera brutale e ingiusta.
Con l’inizio della guerra conduce, dalle frequenze dell’EIAR, il programma radio in inglese «Europe calling, Ezra Pound speaking» in cui accusa gli angloamericani e la finanza internazionale di aver provocato la guerra contro i Paesi che si erano ribellati al giogo dell’usura. Continua a farlo anche per la RSI ed è per questo che, finita la guerra, il 3 maggio 1945 viene arrestato dai partigiani italiani e internato nel campo di prigionia di Arena Metato tra Pisa e Viareggio con l’accusa di collaborazionismo e tradimento e rischia la pena di morte.
Dopo alcune settimane di reclusione, in una cella di sicurezza senza servizi igienici e possibilità di ripararsi dal freddo e dal caldo (la “gabbia da gorilla”, disse lui), subisce un tracollo fisico e mentale che ne giustificano il ricovero. Dopo 6 mesi di ospedale viene trasferito a Washington per il processo ma una perizia psichiatrica lo dichiara schizofrenico e viene recluso nell’ospedale criminale federale “St. Elizabeths” di Washington.
Solo dopo 12 anni, visto che il processo era incompatibile con la sua asserita infermità mentale, vengono ritirate le accuse e può tornare libero in Italia.
Nel 1959 Pound è candidato al Premio Nobel ma viene escluso perché “responsabile della propagazione di idee in contrasto con lo spirito del Premio Nobel”
Stanchezza e depressione lo debilitano e, accudito da Olga Rudge e circondato dagli amici di sempre, muore a Venezia il 1º novembre 1972.